Il 16 aprile 1997 il Movimento dei Pedagogisti Clinici che già nel 1974 aveva dato vita alla Pedagogia Clinica e alla professione di Pedagogista Clinico®, fonda con i suoi aderenti a Firenze l’Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici (ANPEC), atto pubblico registrato al n. 2423, ed elegge presidente il prof. dott. Guido Pesci. Fin dalla sua costituzione l’ANPEC riconosce l’Istituto Superiore Formazione Aggiornamento e Ricerca (ISFAR)-Formazione Post-Universitaria delle Professioni®, come unico ente per la ricerca scientifica, la formazione e l’aggiornamento del Pedagogista Clinico®, e accoglie per convenzione l’uso del marchio.
L’ISFAR, per far fede all’impegno, attiva un Istituto rappresentativo, l’Istituto Internazionale e di Pedagogia Clinica e l’Istituto di Ricerca Kromos in cui coinvolge un nutrito gruppo di ricercatori che per competenza e impegno garantiscono una significativa crescita tecnica e scientifica.
Dal 2 maggio 1997 l’ANPEC viene inserita in Banca Dati del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), Nel maggio l’Associazione attiva Sezioni provinciali e regionali su tutto il territorio nazionale e rappresentanze all’estero. Le Sezioni, attive e di stimolo, nell’anno 1998/1999 presentano progetti che vengono accolti con ampi consensi a Torino, Chieti, Cagliari e Sassari e la Sezione Regionale ANPEC del Friuli-Venezia Giulia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trieste – Facoltà di Scienze della Formazione, tiene a Trieste un seminario su “Le tecnologie informatiche di supporto al processo educativo”. Dalle Sezioni pervengono anche testimonianze dell’attivazione di studi e Centri dove svolgere la libera professione. Gli iscritti si contano in 465.
Assieme ANPEC e ISFAR iniziano a dar vita ad un complesso patrimonio culturale, scientifico e professionale che andrà ad ingigantire il patrimonio ereditario del Movimento con plauso per le risposte che riusciranno a dare ai molteplici bisogni dell’individuo, alla valorizzazione di ogni persona, al progresso collettivo e sociale.
All’inizio il Centro di Ricerca si avvale in particolare di tutto quanto era stato studiato e sperimentato dai pedagogisti clinici del Movimento sia come principi e prassi, e già nel n. 6/1997 Guido Pesci pubblica sulla rivista Babele delle Edizioni Magi Roma, l’articolo “Pedagogia Clinica” e nei n. 8-9/1998 l’articolo “Dalla Pedagogia alla Pedagogia Clinica ”.
Lo sforzo organizzativo dell’ISFAR è enorme e già nel 1998/1999 apre la formazione per la professione di Pedagogista Clinico® richiesta dall’ANPEC nelle sedi di Firenze, Torino, Milano, Roma, Cagliari, Locorotondo (BA), Catania e Palermo. La formazione in queste sedi ha avuto un pubblico riconoscimento: il Master di Torino il patrocinio della Città di Torino, il Master di Cagliari è stato accolto con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Cagliari, i Master di Locorotondo e di Cinisi (Palermo) sono stati riconosciuti dalle rispettive Amministrazioni Comunali, il Master che l’ISFAR tiene nella città di Catania. il Patrocinio della Regione Siciliana.
Di queste formazioni hanno parlato i giornali: Corriere della Sera (16 ottobre 1998), Itria Oggi (agosto 1998), L’Automotivatore (Anno 3 vol.6 dicembre 1998), MO.PI News (gennaio 1999), La Repubblica (24 giugno1999), La Nazione (8 luglio 1999), Il Giornale (11 luglio 1999), La Nazione (12 luglio 1999), la rivista Babele (gennaio1998; settembre 1998; gennaio 1999) e le testate di vari al telegiornali del 15 luglio 1999.
Collana di Pedagogia Clinica edizioni MAGI Roma
Nel 1998 la Casa Editrice Magi di Roma, affida a Guido Pesci la Direzione della Collana di Pedagogia Clinica , così annunciata:
“La Pedagogia Clinica , indirizzata al vasto panorama dei bisogni educativi delle persone, ha il compito di studiare, approfondire e rinnovare modalità diagnostiche e metodi educativi, finalizzati a garantire un aiuto alla persona e al gruppo, allo scopo di liberare l’individuo da ogni stato di disagio psicofisico e socio-relazionale, e di permettergli di ripristinare in sé nuovi equilibri e nuove disponibilità allo scambio con gli altri. Nell’intento di sviluppare una pedagogia così positivamente creativa, capace di compensazione sociale, la collana si apre a nuove tecnologie che abbiano radici nella ricerca e nell’azione, idonee a spaziare su ogni età e ogni bisogno. Questo progetto si rivolge a tutti coloro che sono chiamati a offrire risposte educative con riflessi positivi sul piano della realizzazione pratica e concreta”.
Nel 1998 appare già il primo libro scritto da Guido Pesci e Simona De Alberti, dal titolo “Educromo-Metodo Pedagogico clinico per vincere le difficoltà di lettura”, frutto di una sperimentazione iniziata nel 1978.
Primo Congresso Nazionale ANPEC
Nel 1998 nei giorni 31 ottobre e I° novembre l’Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici (ANPEC) e l’Istituto Superiore Formazione Aggiornamento Ricerca (ISFAR), tengono il primo Congresso Nazionale su “Pedagogia clinica-Pedagogisti clinici” al Centro Affari di Firenze, con il patrocinio del Comune di Firenze, della Regione Toscana e l’augurio di un proficuo svolgimento da parte del Ministro della P.I. Luigi Berlinguer. Presidente del Convegno il prof. Andrea Canevaro dell’Università di Bologna che diviene così padrino della Pedagogia Clinica e dei Pedagogisti Clinici. Una esposizione pubblica il cui eco dei mass media ha fissato il prestigio della nostra categoria professionale; un prestigio che si consolida il 5 gennaio 1999 con il servizio sulla Pedagogia Clinica e la professione di Pedagogista Clinico® messo in onda dal TG3-Nuove professioni.
Il I° marzo 1999 l’ISFAR registra al Tribunale di Firenze la rivista Pedagogia Clinica-Pedagogista Clinico® e riceve l’Autorizzazione con Decreto n.4868. Il 1999 è l’anno in cui si registra anche un gran numero di pubblicazioni apparse nella Collana di Pedagogia Clinica delle Edizioni Magi di Roma: G. Pesci, Gonnelli-Cioni-Antesignano della Pedagogia Clinica in Italia, conseguenza di una ricerca iniziata nel 1980, di G. Pesci e Gloria Mencattini, Autonomia e coscienza di sé, e di G. Pesci e A. Pesci, Pedagogia clinica in classe, con radici di ricerca negli anni ’80. Così come nello stesso anno escono nelle Edizioni Scientifiche ISFAR Firenze, in Collana scienza delle Professioni, opere significative scritte a più mani a dispensa, tra cui: Analisi integrativa del disegno e dell’espressione cromatica, Senso-percezioni, e Trust System-Metodo appercettivo corporeo. L’Associazione appare nel n. 10/1999 della rivista Babele con un redazionale ANPEC-Magazine rivolto all’opera del Pedagogista Clinico®, e nei numeri e 11 e 13 della stessa rivista: “Metodo Self®, per favorire l’autonomia e coscienza di sé” e “Metodo Touch-Ball”, convalidati dal Centro di Ricerca Kromos che continua a perseguire la verifica della validità scientifica di altri metodi tra cui il “Metodo SELF” e il “Metodo Feeding”. L’importanza e la notorietà dell’Associazione ha dei riflessi immediati, l’11 giugno il Presidente viene inviato dal Provveditorato agli Studi di Lecce a collaborare per un progetto di Aggiornamento su “La diagnosi pedagogica” e con decreto chiamato dal Provveditorato agli Studi di Verbano-Cusio-Ossola, per tenere il Corso di Aggiornamento, su “Dimensione organizzativo-corporea e apprendimento: conoscere per intervenire”.
Il 27 luglio 1999 l’Associazione a seguito dell’iscrizione nella Banca Dati del CNEL avvenuta il 2 maggio 1997, convinti di possedere tutte le caratteristiche necessarie, fa richiesta di iscrizione nella Consulta delle Associazioni delle Professioni non regolamentate. Allo scopo si legittima dichiarando che “L’Associazione si basa sulla cultura di progetto e, sorretta dalla democraticità, ha sviluppato una condivisione e una promozione di valori che riguardano non solo gli iscritti, ma tutti coloro che usufruiscono dei loro servizi. Il vasto riconoscimento da parte del sociale della portata innovativa della nostra professione sta rafforzando sempre più il nostro tessuto associativo ormai tutelato su tutto il territorio italiano dalle sezioni periferiche. Il numero degli associati con specifica formazione è in continua espansione, prova della riconosciuta professionalità e qualità nelle prestazioni professionali dei nostri iscritti. La formazione all’esercizio è del resto seguita con criteri rigorosi e per una durata triennale, garantita da un team di 25 docenti dell’ISFAR (Istituto Superiore Formazione Aggiornamento Ricerca) e dell’Istituto Internazionale di Pedagogia Clinica®, oltre che da proprie tecniche e metodologie i cui presupposti scientifici vengono man mano pubblicati nella Collana Scientifica di Pedagogia Clinic a edita dalla Casa Editrice MAGI di Roma. Gli Associati sono chiamati ogni anno a dar seguito, attraverso corsi di qualificazione e specializzazione, a questa prima formazione, cui è stato conferito il premio Civiltà del Lavoro 1998. Un continuo monitoraggio, un’attenta e collaborativa supervisione, permettono di garantire controlli continuati e costanti e di verificare così ogni risultato conseguito.
Si tratta di una professionalità il cui riconoscimento della specificità e della qualità dei servizi prestati e l’azione di tutela dell’utenza finale è ampiamente espressa dagli interventi che gli iscritti sono chiamati a realizzare sia in campo privato che pubblico. Ormai gli studi professionali, i centri, gli atelier di Pedagogia Clinica in Italia sono in numero estremamente elevato e si presentano in continua, impressionante, espansione; ancor più sono gli iscritti che vengono coinvolti dal pubblico per corsi di aggiornamento e interventi di aiuto. Le richieste pervengono ormai dai Provveditorati alla Pubblica Istruzione, dai Comuni e dalle Regioni.
Le tecniche e metodologie proprie ed esclusive della Pedagogia Clinica utilizzate per gli interventi di aiuto pedagogico-clinico e le strategie con cui sono attuate hanno permesso di raggiungere il modello della professional leadership, un’alta qualificazione degli iscritti che ha ricevuto ormai unanime riconoscimento. L’Associazione, stimolata dai risultati raggiunti, è impegnata nell’evoluzione e valorizzazione del modello professionale e nell’orientare i propri iscritti: perciò continua ad attivarsi per mantenere viva la costruzione di una loro corretta immagine e capacità professionale, oltre che per aumentare la rilevanza di un nuovo sapere intellettuale, rivendicando un’identità che, di fatto, è già riconosciuta e legittimata socialmente”.
L’ANPEC chiamata a far parte della Consulta del CNEL
L’ANPEC, a seguito di una valutazione attraverso una ricognizione delle caratteristiche strutturali, delle strategie adottate e delle modalità di regolazione dei rapporti con gli iscritti, il 2 maggio 2000, è chiamata a far parte della Consulta del CNEL (con lettera firmata del presidente Giuseppe De Rita).
Rivista Pedagogia Clinica Pedagogista Clinico®
Nel primo semestre dell’anno 2000 esce il primo numero della rivista Pedagogia ClinicaPedagogista Clinico®, nel cui Editoriale a firma di G. Pesci, si legge: “…una messaggeria di una disciplina di cui non è più possibile disconoscere la natura scientifica(…). I pedagogisti clinici hanno il possesso dei metodi, raccolti da una scienza coerente, consapevole dei suoi principi, conoscono e sanno stabilire gli intimi nessi tra le varie modalità di intervento educativo, i vantaggi e le finalità che possono offrire le tecniche e le tecnologie in risposta all’effettiva varietà della Pedagogia Clinica . Possibilità di aiuto che hanno permesso al Pedagogista Clinico® o di raggiungere il modello della professional leadershep, un’alta qualificazione che ha ricevuto unanime riconoscimento e non può mancare ormai nel sistema di servizi permanenti e diffusi a favore dell’uomo (…)”.
Anno 2000
da questo anno l’archivio storico dell’Associazione trova costante spazio nella Rivista con una puntuale registrazione di ogni momento significativo dell’espansione della scienza e della professione nel mondo intero, confermata dal Congresso Mondiale tenuto al Palazzo dei Congressi a Firenze nel 2014 e da ogni convenzione stilata con i paesi europei ed extra europei.