La spiralizzazione su cui si basa il metodo Prismograph® offre alla persona multiformi occasioni di conoscenza e di esperienza orientati a garantire un sé efficace, un ruolo operativo che consente di prendere coscienza delle proprie risorse e dare qualificate risposte. Dal processo di spiralizzazione la persona acquisisce abilità ricche di significati, è una preparazione qualificante un Sé intorno al quale si impernia il suo ruolo operativo efficace tanto da consentire prendere coscienza delle proprie risorse. Le esperienze permettono lo sviluppo delle capacità gnosico-prassiche e delle potenzialità di espressione, oltre che di comunicazione, consentendo alla persona di agire nell’ambiente in cui vive e realizzare nel miglior modo se stesso.
Le abilità che raccoglie sono rivolte in particolare alla comprensione dei processi individuali, adeguate allo sviluppo e al progresso sostanziate di compiti concreti, abilità tese ad agevolare recuperi di energia e capacità vitali. Si caratterizzano così le tante risorse e conquiste coniugate alle potenzialità e alle disponibilità da cui derivano un processo interagente tra attitudine e apprendimento, l’abilità come condizione dinamica e progressiva che determina nell’individuo funzioni e ruoli originando il senso di autostima, una “personalizzazione”, un processo di arricchimento, di unificazione dell’Io e la localizzazione del Sé. Tutto ciò consente alla persona di sviluppare la presa di coscienza motoria, di conferire al corpo la possibilità di compiere movimenti con destrezza caratterizzati da prontezza e precisione, regolarizzati nei tempi, nello spazio e nell’intensità; permette di acquisire incentivi all’idoneità nell’equilibrio statico e dinamico, negli impulsi, nelle accelerazioni, nei frenaggi, nei ritmi e movimenti corporei; genera attitudini ad organizzare cinestesie, espressioni gestuali, plastico-dinamiche che introducono ai momenti esplorativi e funzionali a cui seguono le orditure dell’organizzazione dinamica grafo-figurativa. È ad un complesso di esperienze di spiralizzazione che ci si affida e che caratterizzano l’uomo il suo muoversi sull’asse corporeo e sulle semi-assialità, sostenuto dal sistema vestibolare che gli fornisce informazioni sulla posizione del corpo nello spazio e che consente al buon equilibrio tonico di assicurarsi il corretto assetto posturale sia statico che dinamico, e di rappresentare le diverse figurazioni animate con espressioni grafiche del linguaggio del corpo.
Assetti geometrici questi che sono propri dell’Uomo Geometrico, di quella geometria che gli appartiene e di cui può dare dimostrazione con le cinestesie segnico-grafiche condotte mentre muove sull’assialità nel campus euclideo generate partendo dal Punto Egoico.
Marta Mani