Il Pedagogista Clinico® non fa diagnosi

Se fa diagnosi non è un Pedagogista Clinico®.  Per il Pedagogista Clinico® non si tratta di fare diagnosi e affidarsi poi alle classificazioni, egli effettua nel suo processo operativo la Verifica della Potenzialità, Abilità e Disponibilità (PAD); una verifica complessa basata sul principio di conoscenza, condotta con abilità significative che consente di acquisire ogni repertorio espressivo con cui la persona si testimonia tenendo conto di ogni sua necessità.

Il termine verifica Vs diagnosi è una necessaria sostituzione per portare a compimento pienamente la differenziazione tra l’educazione e la sanità e non invadere campi altrui; il termine verifica esplicita ed esalta il sapore educativo di questo momento di conoscenza dell’altro e presuppone una non-valutazione, un non-giudizio.

E mentre la Pedagogia Clinica riconosce alla persona la sua singolarità, eccezionalità, unicità, globalità e l’opportunità di analizzare gli scambi nell’ambito di una relazione interindividuale, è ancora comune che perfino dei pedagogisti sentino il desiderio di sottoporre la persona a diagnosi, utilizzare sistemi di classificazione dei disturbi  secondo “rubriche”, distinguere l’evoluzione in stadi e fasi, ridurre la persona a “tipo” distinta per caratteristiche peculiari o per determinate entità omologhe e con ciò negata l’individuazione e l’identificazione mantenendo nel tempo il senso di tale differenza. Sono diagnosi che, ancorate al principio dell’invalidità e sull’assistenzialismo vengono conformate e adattate al deficit, concentrate sull’insufficienza e sulla patologia.