di Andrea Demelas, Patrizia Idile, Clotilde Merlin
L’esperienza dei Gruppi di Parola del tutto nuova per il territorio Nuorese, nasce a seguito della complessità e dell’aumento del fenomeno delle separazioni conflittuali, connessi ai loro riflessi sulla genitorialità, e come tentativo di intervento messo in atto a tutela dello sviluppo del bambino. Il trauma della separazione sembra ancora più grande se non si danno spiegazioni, se manca la comunicazione tra i genitori e i figli: si amplificano le inquietudini, le difficoltà ad esprimersi e l’insicurezza. L’esperienza del Gruppo di Parola apre nuove e più favorevoli prospettive per tutta la rete familiare: il benessere del bambino incide direttamente sugli adulti che gli sono prossimi e i genitori e i figli, che hanno condiviso il percorso, manifestano una maggiore comprensione delle difficoltà e migliorano le relazioni parentali. In uno spazio accogliente, che ha sicuramente favorito l’incontro e il contatto, in un clima empatico, garantito dalla supervisione intersoggettiva della professionalità del Pedagogista Clinico® e della mediatrice familiare, si è svolta la prima edizione nella provincia di Nuoro, dei Gruppi Di Parola. Si è potuto riscontrare che il Gruppo di Parola risulta una risorsa importante, un atelier educativo per soggetti in età evolutiva, uno spazio in cui i bambini possono condividere con altri la propria esperienza e ideare buone strategie di vita quotidiana. I bambini che stanno vivendo o hanno vissuto una situazione di conflitto all’interno della propria famiglia in seguito alla separazione o al divorzio dei propri genitori, possono esprimere le proprie opinioni ed emozioni in assoluta tranquillità. I bambini sono inevitabilmente coinvolti nella separazione dei loro genitori: non sanno bene come esprimere la rabbia, la tristezza, i dubbi, le difficoltà che incontrano per la separazione dei genitori. A volte non sanno con chi parlarne. Cercare di tenere in disparte il bambino durante il sofferto percorso della separazione, nell’intento di proteggerlo dal conflitto che contrappone i genitori, non consente al minore di dare un senso a ciò che sta accadendo intorno a lui pur intuendone la gravità, provocando sentimenti di confusione, ansia, tristezza, solitudine e talvolta di colpa. Partecipare al “Gruppo di Parola” permette loro di esprimere ciò che vivono attraverso la parola, il disegno, i giochi di ruolo, la scrittura, per avere delle informazioni, per porre delle domande, per mettere parola su sentimenti, inquietudini, paure. Ma anche per uscire dall’isolamento e trovare una rete di scambio e di sostegno tra pari, scoprendo i diversi modi per dialogare con i genitori e per vivere la riorganizzazione familiare. L’esperienza dei Gruppi di Parola si colloca come snodo, come punto cruciale, dopo percorsi di mediazione familiare o come occasione di chiarimento e avvio per attivare o risistemare rapporti e interazioni più serene nel gruppo familiare. Ciò che più pregiudica i figli è il perdurare del conflitto prima e dopo la separazione, sentire squalificata e offesa la funzione paterna o materna, vivere in un contesto di violenza verbale e psicologica tra le figure genitoriali.
Mamma e papà perché vi siete separati ? Perché non tornate insieme? Quando vi vedete non urlate e non vi arrabbiate e state tranquilli e sereni! La gente non dovrebbe andare dal giudice per divorziare e queste cose si dovrebbero risolvere in casa, i bambini dovrebbero scegliere con chi stare!!!!
La partecipazione al Gruppo di Parola, sottoscritta da entrambi i genitori, ha un forte contenuto simbolico per il bambino: l’accesso ad un luogo dove poter parlare con libertà e la gioia di incontrare entrambi i genitori nel corso dell’ultimo incontro per la lettura della “lettera di gruppo”. Nel corso degli incontri previsti il minore si muove liberamente in un’area di gioco, in uno spazio creativo ove è possibile comunicare veramente tra pari, scambiarsi le esperienze, far tesoro del sapere dell’altro per meglio far fronte alla propria situazione.
Il Pedagogista Clinico ben collabora con la famiglia affinché il trauma della separazione dai genitori sia più facile da tollerare, supportandoli, nel restituire al legame genitoriale una prospettiva e riportare il figlio al centro della relazione triangolare con i genitori e favorire l’espressione simbolica del vissuto del figlio di separati a livello linguistico, narrativo, pittorico, musicale.
Durante gli incontri, tramite l’utilizzo sapiente delle varie tecniche mediatrici, i bambini hanno rivelato e riferito idee, pensieri e creatività, hanno manifestato il disagio, i sentimenti, le emozioni, i desideri e le speranze. Il percorso ha permesso ai minori di partecipare con slancio e interesse a tutti gli stimoli, permettendo di cercare e riconoscere le preziose risorse alle quali poter attingere nei momenti più difficili, quando emergono incertezze e paure. Le parole dei bambini, emerse e raccolte nel lavoro di gruppo, sono diventate un unico messaggio, “la letterina”, che è stato poi proposto al gruppo dei genitori nell’incontro conclusivo, suscitando delle vigorose emozioni. Dai dati raccolti da questa esperienza di collaborazione tra pedagogisti clinici e la figura professionale della mediatrice familiare e conduttrice, emerge che l’atelier educativo dei Gruppi di Parola svolge un peculiare valore sociale, prospettandosi di: ridurre la vulnerabilità dei minori e l’esposizione a situazioni stressanti, come la separazione dei genitori, offrire un’occasione di condivisione con chi si trova a vivere la stessa situazione in un contesto neutro e accogliente.
La condivisione ergica di professionalità diverse, permette di poter raggiungere un valido intervento sociale, nell’ incoraggiare l’equilibrio della personalità, con esperienze che favoriscono la scoperta del proprio vissuto, la percezione di sensazioni celate, per meglio inscriversi in una relazione positiva con gli altri. Si attiva un processo di resilienza che permette di mantenere sempre viva l’energia interiore e la dimensione vitale delle persone, facilitando l’opportunità di affrontare la realtà interiore, muovere verso il superamento dei disagi e facilitare l’affermazione progressiva della personalità.
Unanime l’apprezzamento dei genitori per l’originale e positiva opportunità offerta dal Centro Famiglia Consultorio Familiare di Nuoro, nell’ usufruire dei Gruppi di Parola, per genitori in via di separazione, separati o divorziati, con lo scopo di poter proseguire insieme con minore ansia e con nuovi strumenti nel loro irrinunciabile compito genitoriale di cura, educazione e crescita dei figli.
La sinergia instaurata e la collaborazione tra le professionalità presenti nel Gruppo di Parola, ha permesso la condivisione ed il raggiungimento degli obiettivi programmati, sollecitando e promuovendo tra bambini e genitori, una ritrovata serenità e una efficace capacità comunicativa in vista di nuove progettualità di vita.
(in Rivista Pedagogia Clinica-Pedagogisti Clinici, Edizioni Scientifiche ISFAR Firenze, n.27/2013).