L’azione educativa del Pedagogista Clinico®

L’azione educativa del Pedagogista Clinico® è il titolo del Congresso Nazionale che si è tenuto a Firenze il 3-4 febbraio 2001 nel Palazzo degli Affari, organizzato dall’ANPEC e dall’ISFAR con il Patrocinio del Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale, della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, del Comune di Firenze e dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi di Firenze.
Presidente del Congresso il prof. Giuseppe Talamucci neuropsichiatra infantile, docente  ISFAR, membro del Consiglio Direttivo ANPEC. All’apertura dei lavori è seguita la relazione di Jean Le Boulch, direttore scientifico della Scuola di Psicomotricità Funzionale® di Firenze su “Il movimento educativo in Pedagogia Clinica ”, quindi la relazione di Alberto Bermolen e Maria Grazia Dal Porto dell’Università John Kennedy di Buenos Aires e docenti ISFAR su “La fiaba nella Pedagogia Clinica “. I lavori durante le due giornate sono stati suddivisi in quattro tematiche condotte da quattro moderatori: L’intervento pedagogico clinico in ambito psichiatrico e in aiuto di soggetti anziani-moderatore Sergio Gaiffi, Psicoterapeuta, Pedagogista Clinico® e membro del CD ANPEC, Metodi e tecniche in ausilio alla Pedagogia Clinica moderatore Maria Raugna, Psicoterapeuta, Pedagogista Clinico® e membro del CD ANPEC, Ruoli e abilità del Pedagogista Clinico® moderatore Antonio Viviani, psicoterapeuta, Pedagogista Clinico® e membro del CD ANPEC- Esperienze di Pedagogia Clinica a scuola moderatore Simona De Alberti, Pedagogista Clinico®.
Particolare interesse lo ha suscitato Guillermo Barrientos, psichiatra, responsabile “de Grupo National de Salud Mental” del Ministero di Salute Pubblica di Cuba, il quale ha affermato “Io vengo dalla medicina, dalla psichiatria, ma mi rendo conto che la Pedagogia Clinica va molto al di là di quello che è il rapporto docente-alunno. Ugualmente la clinica non è solamente medicina e non solamente diretta alla diagnosi della malattia così come non si riduce né al lavoro nell’ospedale né al lavoro nel consultorio medico. La pratica medica nella comunità deve avere un’impostazione transculturale e dal momento che il medico non è preparato per questo deve lavorare transdisciplinarmente, cioè in equipe di lavoro con il Pedagogista Clinico® (…). La comunità per noi è il quartiere, la casa, il posto di lavoro, la famiglia. Un ruolo che noi vediamo di fondamentale importanza del Pedagogista Clinico®, è precisamente il riuscire a dare e ottenere l’identità del diverso che per alcuni disturbi non possiede  le stesse facoltà che abbiano noi”.
Importanti e significativi gli interventi di tutti i relatori italiani e stranieri che si sono succeduti, medici, psicologi, dirigenti scolastici, assessori comunali, presidenti di cooperative e di associazioni, con i quali i pedagogisti clinici hanno collaborato nel portare avanti significativi progetti, con effetti positivi nei confronti della categoria.
I Pedagogisti Clinici hanno raccolto il benvenuto nella psichiatria e in altre branchie della medicina, negli enti assistenziali privati, pubblici e nella scuola, e avuto il piacere di annotare il gran numero di persone che, seguite nei tanti studi e centri  di Pedagogia Clinica sorti in questi ultimi anni hanno trovato valide risposte alle loro necessità.
Per questo è distinta come una professione indirizzata al vasto panorama dei bisogni della persona e la intende favorire con modalità educative capaci di ripristinare nuovi equilibri e sviluppare nuove abilità nel vincere ostacoli e ogni tipo di disagio psico-fisico e socio relazionale. I metodi, le tecniche e le tecnologie utilizzate per raggiungere questi obiettivi sono propri della Pedagogia Clinica ed è con questi e con il vero significato del fare nel dare che è stato possibile conseguire tanto riconoscimento.
Dei lavori del Congresso ne hanno esaltato la Stampa e le TV  ANSA, AGI, AdnKronos Salute, La Nazione, Il Corriere di Firenze, Il Resto del Carlino, Pink-Village, RAI 3. TVR. Video in piattaforma YouTube Pedagogisti Clinici.