Il Metodo Writing Codex® è rivolto al recupero di quei soggetti che hanno difficoltà nella produzione del linguaggio grafico-alfabetico e nel rispettare le regole grammaticali, nel dare senso compiuto al vocabolo e alla frase. Ciò premesso il recupero della disortografia non può essere conseguito con pacchetti di tecniche correttive, con interventi consacrati al rito, con cerimonie le cui caratteristiche sono fissate dalla tradizione, con esercizi sistematici e perciò prevedibili e agiti su un piccolo banco.
Il Metodo impone di intervenire nel rispetto della persona e delle sue esigenze, offrendo un aiuto rivolto a conquistare non solo il saper scrivere, bensì un equilibrio tra forma, suono e movimento, esperienze di linguaggio/azione/trascrizione, la vittoria su ogni delusione, demotivazione o inibizione, un’organizzazione ritmico-respiratorio-gestuale utile a far sentire, partecipare, godere il gesto seguito da fonazione scandita su variabili in altezza e in diverse entità pausative. Perciò richiede una molteplicità di attività rivolte a far acquisire contemporaneamente abilità nell’organizzazione sintattica e lessicale del continuum parlato, nella telerecezione e discriminazione percettivo-uditiva, nella strutturazione fonologica dei segni grafici, nell’associazione dei suoni alle rispettive forme, nell’inseguimento con l’occhio e nella capacità oculo-manuale, oltre a discriminare e riprodurre sequenze ritmiche, nella percezione organizzata e orientata nello spazio e nel tempo, nell’organizzazione laterale, nella definizione dell’asse corporeo e dello schema corporeo, nel potenziare l’attenzione e la memorizzazione.
Il metodo Writing Codex® fa appello ad esperienze che occupano un ampio spettro propedeutico dal carattere ludico-espressivo, un linguaggio che si esprime suffragato dalla musica e dal movimento del corpo, una mobilità delle articolazioni per permettere il potenziamento del tono, variazioni motorie alla ricerca di coordinazioni efficaci, movimenti consapevoli di rotazione coniugati agli assi e ai piani, sequenze di posture plastiche per favorire una coreografia con diverse variabili motorie e tracce segniche lasciate sulla parete concava a mezzo di strumenti traccianti, oltre a favorire coscienze vestibolari contemporaneamente allo sviluppo dinamico respiratoria ed espressivo elocutorio. Alla propedeutica l’attività continua nel tener conto di più dinamismi che promuovono oltre al controllo gestuale e sonoro, una maturazione delle capacità funzionali e la coscienza intellettivo-affettiva del gesto. Ciò significa che in ogni momento figurativo, ogni espressione gestuale o costruzione simbolica deve divenire logografica, tradotta in significante verbale, descrittivo delle figure contestuali e dichiarativo per mezzo di esse o con cui realizzare arricchimenti utili.
Per meglio promuovere armonia e completezza il metodo indica un gran numero di tecniche ausiliarie, tra cui la Sand-Bag, Foto-Feed-Back, Stylist, Non Directive Music-play o Danza-Movimento, Cromo-Tonematic-Dance, Gioco dei Rotocalchi, la Coreografia Corporea e l’Art Communication.
La Sand-Bag è una tecnica che si serve dei sacchi di sabbia per tonificare la muscolatura, potenziare le abilità senso-percettivo-tattili e migliorare quelle delle mani e delle dita. Queste ultime sono impegnate nella flessione, estensione, abduzione, opposizione e singolarizzazione, nello sviluppo micro e macro dei movimenti e di ogni loro significazione. Per aiutare la persona a leggere in positivo la propria immagine si può anche proporre l’esperienza annotata nel Gioco dei rotocalchi, una sollecitazione delle dinamiche interattive mediante la rassegna di figure desunte dalle riviste e i giochi scenici della tecnica Stylist.
Con il Non Directive Music-play o Danza-Movimento, una danza spontanea, che stimola l’emotività della persona, si possono favorire nell’atelier pedagogico clinico comunicazioni e scambi, la scarica del conflitto, migliorare la consapevolezza di sé ed influenzare favorevolmente l’immagine corporea. Anche la Cromo-Tonematic-Dance, con le sue influenze fisiologiche e psichiche, porta ad un fluire dell’energia stagnante e a suscitare emozioni. Le difficoltà nel dialogo e nella relazione possono essere affrontate agevolando la riconquista e l’accettazione di sé attraverso esperienze derivate dalla tecnica Foto-Feed-Back, un’esperienza con la propria ombra o con l’ombra degli altri.
La Coreografia Corporea è una tecnica utilizzabile per alimentare la presa di coscienza del proprio apparato morfo-fisiologico, la padronanza dello schema corporeo e dello spazio d’azione, lo sviluppo affettivo-relazionale, la riscoperta della relazione con l’altro; un’esperienza fondamentale per prendere coscienza delle percezioni profonde che presiedono l’equilibrio e la dinamica dei movimenti preposti all’utilizzo del proprio corpo in funzione economica. La tecnica Art Comunication è un sussidio per favorire una coscienza propriocettiva e gestuale basata essenzialmente sui ritmi, sulla distribuzione della forza, sulla rapidità; un poli-dinamismo capace di risvegliare nella persona ogni opportunità comunicativa di sé, dei propri sentimenti, della propria emozionalità e ogni disponibilità nei rapporti interindividuali.
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