In che anno nasce la Pedagogia Clinica ? Quando si rintracciano i natali di una disciplina è comune sentire che “risale a…” oppure che “nasce dal …”, nel caso della Pedagogia Clinica la data è certa, essa nasce nel 1974. È infatti in quell’anno che il professor Guido Pesci a Firenze, attraverso un’attività di ricerca e una critica osservazione scientifica, conferisce caratteristiche e proprietà alla Pedagogia Clinica , una nuova scienza consolidata con le applicazioni pratiche del sapere scientifico. Contemporaneamente si costituisce il Movimento dei Pedagogisti Clinici e inizia la formazione per la professione di Pedagogista Clinico®. Già dalla fine degli anni ’60 si riunivano in un Cenacolo a Firenze specialisti con lauree in filosofia, lettere, pedagogia, medicina…, impegnati in centri e istituti per handicappati e in scuole speciali, alla ricerca di una più definita professionalità sempre più distinta dalla medicina e comunque non in subordine dei medici come invece accadeva in quelle strutture in cui lavoravano; c’era la necessità di una professione che basasse il suo scopo sull’educazione, poiché desiderosi, non solo di offrire un aiuto diverso a favore di persone che potevano trovarsi a vivere particolari necessità, ma anche di trovare risposte utili da dare ad una società orientata alle violenze sociali e sostenuta con prepotenza da un egoismo sfrenato. Il gruppo di specialisti del Cenacolo era un gruppo impegnato per ciascuna di queste problematiche che venivano dibattute e per le quali anche manifestato per le strade.
Dal giorno costituente la Pedagogia Clinica , tra i membri del Movimento si è mantenuta una grande collaborazione scientifica in risposta alla necessità di trovare una comunione di intenti scientifico culturali e criteri condivisi per la sperimentazione di ogni nuovo metodo destinato alla Disciplina, verificarne la validità in efficacia ed efficienza con l’obbligo di fornire solide fondamenta alla pratica professionale.
Tutto è funzionato come gruppo di scambio di esperienze con l’occasione di trasmettere ogni personale arricchimento tratto da corsi frequentati in Italia o all’estero, particolarmente in Francia considerata a quei tempi una nazione trainante per nuovi e innovativi metodi utili che avrebbero soddisfatto le necessità delle persone che si rivolgevano al Pedagogista Clinico®. I metodi venivano comunque ugualmente sperimentati per definirne l’applicazione pratica e sistematica di diverse strategie a vocazione educativa. Da qui la necessità di dare ampio spazio di studio su tanti ulteriori metodi che potevano impreziosire quel criterio di globalità a cui già la Pedagogia Clinica si rivolgeva, i metodi infatti sono nel tempo aumentati in gran numero e si sono ben distinti, non solo perché protetti da marchi registrati e brevetti, ma perché ben rispondono ad un intervento di aiuto rivolto al singolo e al gruppo, soddisfano la conoscenza di sé, l’intenzionalità, le motivazioni, la volontà, promuovono sollievi emotivi con risultati significativi tra le determinanti interne e la casualità.
Marta Mani