La Pedagogia Clinica è una scienza nata da un processo di osservazioni e da una attività di ricerca iniziata negli anni ’60 del secolo scorso per definire con coerenza e prove certe l’esistenza di condotte socio-educative e culturali ostacolanti la persona, il suo equilibrio e l’inclusione sociale; una persona di cui la Pedagogia Clinica ne riconosce l’essenza in ogni età e in ogni momento della vita. I fenomeni osservati confermavano come la società fosse orientata ai criteri del separatismo e dell’assistenzialismo nell’attesa di un deciso cambiamento. Una necessità di mutamenti che ha coinvolto un gruppo di intellettuali e professionisti impegnati nel mondo dell’educazione con la prospettiva di nuovi e diversi orizzonti sociali e mossi da un nuovo modo di sapere scientifico e socio-culturale, ai quali si deve la genesi della Pedagogia Clinica e la nuova professione di Pedagogista Clinico® sancite ambedue da Guido Pesci.
Orientati a rintracciare l’origine delle necessità della persona, era forte nel gruppo l’esigenza di perseguire il principio di aiuto con l’intento di apportare alla struttura sociale un ruolo moderno, rinnovato, garanzia di una uguaglianza senza distinzione. Principi e impegni sono stati rivolti a sostenere e garantire alla persona il successo del proprio sviluppo individuale e sociale, soddisfare l’esigenza di acquisire diverse conoscenze e abilità e dare al mito dell’Io certezze di espansione in un sociale inclusivo.
La Pedagogia Clinica animata da questo clima di fermento, aspira a risolvere i gravi problemi in stretto legame con la vita reale della persona, ad un percorso culturale, scientifico e professionale caratterizzato da passione e impegno sociale; chiede una società più giusta e una vita comunitaria più ricca e stimolante, vivacizzata da una fucina di nuovi valori, ricca di rispetti riservati nell’ottica di rapporti umani che accompagnino verso la libertà personale considerata la parte più intima e più nobile. L’intento è di creare con civile coraggio una coscienza costruttiva orientata a cambiare gli schemi tradizionali in nuove regole morali e sociali influendo sull’avanzare in estensione l’aspirazione a conoscere le necessità dell’uomo e darne risposta appoggiandosi saldamente sull’esperienza e sul progresso della ricerca scientifica.
Marta Mani