Pedagogia Clinica non è il naming di un prodotto

Pedagogia Clinica non è un termine nato per essere utilizzato perché coinvolgente o interessante, non è nato da un gioco con le parole, né gode di una libertà senza regole. Il nome non è un puro e semplice flatus vocis o un rumoroso strepitus sillabarum, esso identifica una scienza cinquantennale, autonoma e distintiva, duttile e dinamica, flessibile e attiva sostenuta da epistemologia e prassi che tengono conto dell’esistenza di condotte socioeducative e culturali ostacolanti le persone di ogni età; perciò, una disciplina che non trascura un definito impegno sociopolitico. Il concetto di educazione costituisce l’essenza della Pedagogia Clinica come scienza che si interessa all’osservazione, all’esperienza e all’esperimento e non più alla limitata deduzione concettuale sulla scorta di pochi dati empirici.

La molteplicità di ricerche ha consentito e consente ricchezza di conclusioni, saldi punti di orientamento, attendibilità; una visione d’insieme dei mezzi e dei fini che non ignorano significati e realtà essenziali al processo educativo. È dunque la scienza di una educazione che si pone quale processo di crescita dell’essere umano affinché possa affrontare con consapevolezza e coscienza le nuove situazioni che gli si presentano nei diversi periodi dell’esistenza.

La Pedagogia Clinica non è l’ultimo grido nel campo rieducativo o riabilitativo, non è una pedagogia speciale né una pedagogia terapeutica. È una scienza impegnata a risolvere i problemi che hanno uno stretto legame con la vita reale, scienza che si volge ad analizzare e studiare l’uomo nella sua globalità, espressione delle innumerevoli facce prismatiche riunite nel territorio della realtà del proprio universo relazionale base dei rapporti umani che lo accompagnano verso la libertà personale considerata la sua parte più intima e più nobile. Negletto chi si è limitato e si limita ad inseguire il termine Pedagogia Clinica come un dernier cri, anziché arricchirsi di conoscenze scientifiche e abilità professionali che la Pedagogia Clinica richiede per muovere verso una trasformazione della società che invece genera dèpistage dai canali naturali ed essere garanzia per un rinnovamento complessivo, necessario all’autorealizzazione della persona.

Guido Pesci