L’Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici (ANPEC) avvalora con aiuti concreti la politica di solidarietà con i popoli dell’Africa e del Medio Oriente offrendo formazione e interventi specialistici. L’assunto dei contributi solidali muove da principi interculturali con cui si intende garantire realmente un processo di crescita formando specialisti nelle nazioni ospitanti senza mutilare la loro cultura.
L’Associazione affiancata da diversi Organismi internazionali e locali mantiene vivo questo impegno etico-sociale con progetti che si attengono in modo costruttivo alla cultura dei singoli popoli e che hanno il fine di una risposta reale ai processi immigratori. Tali impegni sono azioni concrete sostenute da promozione di conoscenze, esperienze e competenze per nuovi, abili professionisti, capaci di promuovere, garantire e soddisfare con percorsi di formazione specifici il diritto all’educazione di ogni persona e del proprio personale sviluppo.
Al Pedagogista Clinico® il compito di offrire le proprie tecniche e metodologie per rispondere al vasto panorama dei bisogni educativi dell’individuo nei diversi contesti ambientali. Agire quindi sulla crescita delle competenze e la qualificazione professionale connessi a una capacità di stabilire relazioni attive ed efficaci per fare evolvere la condizione di gruppo, di famiglia, di società.
I progetti strutturati dall’ANPEC in questi stati del mondo, d’intesa con l’ISFAR, istituto a cui si devono i metodi e gli strumentari, investono sull’utilità dell’intervento educativo che concorre con buone prassi a sostenere la giustizia sociale. Si tratta di progetti per servizi educativi concreti con implicazioni sociali importanti garantiti per mezzo di strategie e azioni con linee guida specifiche e opportune alla realizzazione; il focus di tali progetti si rintraccia nell’insieme dei valori, delle norme, dei linguaggi condivisi e di uno specifico ethos professionale con l’impiego di conoscenze sistematiche acquisite da proporsi in varie opportunità operativo-professionali.
Per l’attuazione dei progetti in queste aree del mondo si sceglie di puntare con priorità a voler preparare e formare persone appartenenti alla comunità locale, disposte a farsi carico del lavoro di educazione che segue le teorizzazioni e le prassi della Pedagogia Clinica ; persone incredibilmente recettive, abili, disponibili e impegnate. Questo è il motore che obbliga a costruire, consolidare e allargare una rete di rapporti e di impegni con un sempre più vasto numero di paesi affinché la forza di attrazione esercitata dall’Occidente e che genera i flussi migratori possa essere arginata con interventi formativi oltre che economici e impedire la disgregazione sociale e culturale.