Test di Attenzione e Faticabilità

Strumento derivato dalla sperimentazione condotta presso il Centro di Ricerca dell’ISFAR di Firenze

Il Test fa parte dello strumentario del Pedagogista Clinico® che comprende, oltre al Test di Attenzione e Faticabilità, il Protocollo Osservativo per l’Analisi delle Manifestazioni Ansiose e Depressive, il Test di Organizzazione Grafo-percettiva (tre-otto anni), Test Mnesi Immediata (dai tre anni alla terza età), Test di Maturazione Logica, Questionario Self-Concept, riadattamento della Scala Holmes-Rahe e Analisi delle Capacità Intellettive. Lo strumentario del Pedagogista Clinico convalidato da copyright ISFAR-Firenze, non è affidato all’empirismo e allo spontaneismo, è utile per leggere le Potenzialità, le Abilità e le Disponibilità (PAD) di una persona, raccogliere reazioni e risposte e confrontarle con le manifestazioni rilevate su un target di riferimento.
È formato da test e questionari agili che informano sugli aspetti caratterizzanti il soggetto ed offrono al Pedagogista Clinico un’espansione conoscitiva pur senza giungere a cifre misurabili rispondenti a classificazioni. I test vengono proposti e non somministrati, essi possono orientare sui bisogni e sui desideri e sulle aspettative esistenti in un clima simpatetico di collaborazione.

Il Test per l’Attenzione e Faticabilità è apparso ad opera di A. Pesci e G. Pesci, in Biblioteca delle Professioni –Collana diretta da Simone Pesci, nei caratteri delle Edizioni Scientifiche ISFAR- Firenze, ed è a disposizione esclusiva del Pedagogista Clinico® e si attiene al principio che nell’esecuzione di compiti protratti nel tempo, in cui l’individuo è chiamato a rispondere a segnali che presentano un’occorrenza ripetuta, due fattori sembrano essere particolarmente rilevanti: la capacità di mantenere l’attività focalizzata resistendo all’affaticamento su stimoli specifici e, contemporaneamente, l’abilità di resistere alla distrazione esercitata da altri stimoli.

L’attenzione è caratterizzata da un fenomeno di orientamento e di intensità che dipendono dall’interesse suscitato, dalla motivazione, dalla disponibilità e dallo stato emotivo-affettivo. Da studi sperimentali (Zazzo, 1960) si evince che, affidato al soggetto il compito di cancellare una serie e di gruppi di lettere, appaiono diverse omissioni a intervalli regolari che corrispondono ad un tempo di riposo e che, nel procedere della prova, la scelta diviene sempre più disordinata o imprecisa.

Il test offre un’esperienza che permette di rilevare ogni reazione e dimostrazione di costanza, durante un lavoro mentale prolungato fino alla constatazione delle differenze individuali nel mantenimento di attenzione e nella capacità di sopportare l’affaticamento. Il presente reattivo è caratterizzato da irregolarità della distribuzione delle forme al fine di impedire l’automatizzazione, così da permettere di rilevare la quantità delle figure individuate correttamente, la precisione del lavoro e l’aumento costante degli errori. Il preciso uso di stimoli prestabiliti e la consistenza delle singole modalità di proposta permettono di conseguire oggettive informazioni sia sulla persistenza dell’attenzione che sulla caduta in faticabilità, oltre che sulle strategie che il soggetto compie per raggiungere gli obiettivi.

Il materiale si differenzia a seconda dell’età della persona e dello sviluppo grafo-percettivo; per bambini dai 5 ai 7 anni è stato predisposto un blatt con la riproduzione di 240 figure (otto forme geometriche rappresentate ciascuna trenta volte e disposte in ordine casuale).

Per giovani dai 8 agli 12 anni sul blatt sono rappresentati 576 cerchi con un segmento orientato in otto posizioni differenti: verticale alto, verticale basso, orizzontale destra, orizzontale sinistra, inclinato 45° sinistra in basso, inclinato 45° destra in basso, inclinato 45° sinistra in alto, inclinato 45° destra in alto. Ciascuna figura è riprodotta per 72 volte e distribuita in quantità identica su ciascuna fila di 32 cerchi.

Per soggetti dai 13 anni alla terza età sul blatt sono riportati 1088 cerchi con i segmenti orientati in otto posizioni differenti come quelli descritti per giovani dai 7 agli 11 anni e ciascuna figura è rappresentata per 136 volte.

Non si tratta di un test quantizzante, ma un test da cui, in orientamento pedagogico clinico si può comprendere i diversi gradi di abilità e disponibilità della persona. La vasta gamma di fattori intellettivi, strumentali ed affettivi implicati, orienta sulla capacità di analisi, sull’adattamento alla realtà, sull’inseguimento e stazionamento dell’occhio sul foglio e sulla motivazione. Le differenze individuali danno origine a inibizioni, resistenze, diversi gradi di tensione mentale, impongono di non limitarsi ad una valutazione metrica, e la portata conoscitiva si presenta perciò assai ampia e anche in questa occasione va oltre le risposte corrette e gli intervalli delle omissioni, imponendo un’analisi più approfondita per raggiungere conoscenze idonee ad un intervento di aiuto rivolto alla globalità (Pesci, 2012).