La verifica di come la geometria può essere identificata e rappresentata in ogni sua forma con tracce lasciate dal corpo umano in movimento è stata condotta con criteri scientifici nella ricerca pedagogico scientifica fino a proporsi come esperienza positiva rintracciata da una conquistata consapevolezza corporea dinamica che si traduce in grafie.
Lo studio dell’uomo in movimento in Pedagogia Clinica si è basato su performance alimentate da dinamismi corporei figurativi suffragati dai ritmi, dalle armonie dei suoni e dalla creatività cinetica per dar modo alla persona di giungere alla scoperta e alla conoscenza di sé, fino a ricostruire, rinnovare e ricreare un proprio equilibrio. Le esperienze proposte hanno potuto sviluppare abilità espressivo e organizzativo corporee in differenziazione dinamica nei dosaggi e negli adattamenti offrendo espressioni di significato geometrico.
La tessitura delle esperienze richiede un corpo capace di esprimere, senza il grigiore degli esercizi ripetuti, ambiziose plasticità tendenti a dirigere lo sforzo di valorizzazione delle potenzialità che rondono capace la persona di seguire importanti occasioni espositive della geometria che le appartiene.
Il BonGeste è un metodo organizzato su principi che fanno volgere verso degli obiettivi nel rispetto di far rintracciare alla persona quelle abilità in dinamica corporea che precisino l’azione. Alla persona si chiede di impegnarsi ad andare oltre i fenomeni organogenetici per leggere le comunicazioni del poliglottismo corporeo, conoscere di sé pulsioni e desideri ed ogni risonanza che avvii a saper dare conseguenti risposte. Il metodo offre alla persona l’occasione di far parlare il proprio corpo, renderlo dinamico, vincere le difficoltà organizzativo corporee, ritrovare in se stessa l’intento, la volontà, il desiderio di parlare di sé agli altri.
Il BonGeste si dimostra per questo capace di facilitare ogni soggetto frenato, inibito, o ostacolato, incerto nella discriminazione, nell’esplorazione, nell’inseguimento, nell’immagine approssimativa del proprio schema corporeo, insufficiente nei processi mnestici, con alterazioni comportamentali, smarrito per difficoltà emozionali, a ritrovare un equilibrio e confluire in iniziative fortemente caratterizzate da intenzionalità.
Con il BonGeste (Pesci G. Mani M.: Uomo Geometrico, Edizioni Scientifiche ISFAR. Firenze) la persona può rintracciare quei sensi che permettono al corpo di comunicare, di affermarsi, di reagire e trovare risposte, vivere con piacere e godere di un’espressione plastico-dinamica ricca di movimenti creativi che permettono di partecipare il vocabolario dei propri movimenti e dei gesti con cui essa si esprime.
Guido Pesci